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Fotografare in una stazione ferroviaria: è davvero vietato?

La stazione ferroviaria è stato sempre un luogo in grado di suscitare incredibili emozioni. E' impossibile infatti non notare la presenza di numerose persone, tutte con differenti caratteristiche.
Le maggiori espressioni tra i tanti volti che si notano tendono ad evidenziare lo stato di curiosità, altre invece un misto di paura nel sapore di dover affrontare un nuovo ed inatteso viaggio; di contro c'è chi stanco ma sereno rientra finalmente a casa abbracciando qualcuno che aspettava il suo ritorno da ore.
Per non parlare dei treni che partono e che arrivano, della loro particolari architettura e delle tantissime piccole stazioni in cui il tempo sembra si sia fermato.
Scattare una fotografia in questo contesto ti sembrerà così naturale e quasi scontato ma in realtà la legge pone un vero e proprio freno verso le immagini realizzate presso la stazione ferroviaria almeno che non si rispettino determinate regole.




La prima legge contro le foto scattate presso la stazione ferroviaria.

Con il termine treno non si vuole solo indicare il semplice traino ma anche il comportamento, l'azione e lo stile di vita di una determinata persona.
Milioni di italiani e non ogni giorno si spostano con i mezzi pubblici e in particolar modo con i convogli ferroviari, sia per lavoro che per affrontare viaggi di piacere. Questi mezzi e le loro relative stazioni diventano così una sorta di luoghi a dir poco magici dove le più disparate persone si incontrano magari per una sola volta nell'arco della loro vita.

Vista la situazione è normale che turisti appassionati di viaggi e di fotografia, oppure amatori e professionisti come te, decidano di immortalare determinati momenti oppure incredibili e suggestivi paesaggi architettonici.

Il Decreto n. 1161 emanato nel 1941 ed ancora oggi in vigore blocca ed impedisce però che tutto ciò avvenga. L'idea e il motivo per il quale questa legge è stata adottata circa settant'anni fa era molto più logica rispetto ad oggi. La norma era infatti rivolta esclusivamente ad eliminare ogni sorta di spionaggio, divulgazione o sabotaggio; in particolare era previsto proprio per questo il divieto assoluto di fotografare obiettivi strategici e militari comprese le stazioni ed i convogli ferroviari.

Questo decreto durante una guerra così devastante può essere chiaramente comprensibile ma ad oggi cosa spinge ancora il governo italiano a non modificare o eliminare il suo contenuto?

 

Circolare per cercare di liberalizzare le riprese fotografiche

Solo più di venti anni dopo la fine della guerra, il Ministero dei Trasporti decide di pronunciarsi. Lo fa esattamente il 23 gennaio 1969 con un'apposita circolare ufficiale dove vengono liberalizzate solo le riprese fotografiche scattate in specifici luoghi della stazione ferroviaria.

Per essere lecite ed ammissibili le fotografie che hai intenzione di scattare oggi devono necessariamente far comprendere agli altri che lo scopo di tali immagini non è nè coinvolto ad un fine militare nè per occultare un suo segreto.




Nel 1990 con un nuovo aggiornamento, chiamato più comunemente REM90, approvato dalla Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato viene specificamente dichiarato che non sono soggette alla preventiva autorizzazione le riprese effettuate con apparecchiature a mano, solo se esse non creino intralcio all'esercizio ferroviario ma soprattutto se non venga minimamente utilizzato personale, mezzi e materiale appartenente all'Ente ferroviario.

 

Divieto ancora oggi in vigore

La legge italiana ad oggi impone come obbligo a tutti i turisti, amatori, professionisti e a qualsiasi cittadino che voglia scattare fotografie in stazione di non poter utilizzare assolutamente il treppiede.
La norma che pone questo divieto non spiega il motivo per il quale questo strumento non possa essere utilizzato ma enuncia solo il fatto che non si possano utilizzare in alcun modo apparecchiature a mano.

Il precetto così spiegato, anche se non condiviso da te e dalla maggior parte dei fotografi in quanto ritenuto inopportuno, deve essere rispettato altrimenti, se decidessi di trasgredire, ti potrebbero essere applicate delle sanzioni amministrative.

 

Alcuni consigli utili per scattare in una stazione ferroviaria.

Se anche tu sei un appassionato di treni e stazioni oppure sei un amante delle fotografie e non hai nessuna intenzione di essere scambiato per un terrorista in incognito solo perché hai deciso di immortalare un particolare momento presso una stazione ferroviaria, è bene che inizi a conoscere le diverse imposizioni previste espressamente in Italia e a seguire i tutti consigli riportati di seguito qui sotto.




Per prima cosa, come stabiliscono sia le norme italiane che il buon senso, se decidi di scattare o fare delle riprese presso una stazione ferroviaria dovresti frequentare esclusivamente l'area viaggiatori.
E' bene infatti che tu desista dall'idea di avventurarti in zone non frequentate da altre persone ma che invece rimanga a circolare e scattare foto solo in quelle aree dove scorrono altri milioni di turisti. Non dovresti per questo recarti presso i binari oppure in ambienti che ingenuamente potresti considerare validi ma in realtà potrebbero rappresentare per la tua vita un pericolo vero e proprio.
Potrai quindi sicuramente fare foto nella stazione ferroviaria in tutta tranquillità ma senza allontanarti troppo dalla zona passeggeri.
Quando avrai deciso cosa fotografare è bene che tu lo faccia senza intralciare in alcun modo il personale ferroviario che sta lavorando e senza utilizzare i mezzi appartenenti a tale Ente.

In modo specifico, durante le tue operazioni relative alla fotografia, non dovresti chiedere informazioni o consigli al ferroviere in quanto potresti cacciarti in situazioni di pericolo e richiamare su di te l'attenzione del personale. Inoltre, quando ti rechi da una parte all'altra della stazione ferroviaria occorre che tu ti muova con calma e discrezione senza correre, spintonare o infastidire altre persone.

Nello scattare le tue fotografie, vista la situazione precaria ed incerta, devi cercare di non dare troppo nell'occhio ma di essere allo stesso tempo il più naturale possibile. Sarebbe consigliato che appoggiassi la tua macchina fotografica ad esempio sopra una valigia o uno zaino per scattare con facilità e riservatezza. In questo modo sarai in grado di ottenere immagini stabili e ben inquadrate e potrai riprendere con facilità ogni momento che consideri speciale.
Se questa soluzione non si addice ai tuoi canoni potresti dotarti di un piccolo morsetto e attaccare la macchina fotografica alla maniglia di una valigia, o di un passeggino.




Le macchina compatte sono meno scenografiche rispetto ai telefonini ma sono ugualmente funzionali e per questo sono molto più consigliate se desideri scattare immagini proprio nella stazione ferroviaria.

Disattivare i suoni della macchina, oltre al flash, non è obbligatorio ma di sicuro il loro utilizzo sono in grado di rendere più sospetta l'operazione, per questo sarebbe bene che tu disattivassi i click per riuscire a fare una fotografia silenziosa.




Un altro consiglio che potrebbe rivelarsi utile è anche quello di dotarti di più schedine di memoria così che in caso di perdita o sottrazione tu abbia ancora qualcosa con te sul lavoro svolto.
Le schedine non ti potranno essere facilmente sottratte oppure non potrai essere costretto ed eliminare delle foto, per fare questo vi è infatti bisogno di una apposita autorizzazione scritta da parte di un magistrato ma comunque per evitare inutili storie è bene che tu sia dotato di due o tre schede.

 

E' importante inoltre non avvicinarsi mai troppo vicino alla strada ferrata, potrebbe infatti essere troppo pericoloso a causa dello spostamento d'aria provocato dai treni in forte velocità. Per questo devi rimanere sempre a qualche metro di distanza dai binari ed evitare di cedere alla tentazione di scendere sulle rotarie.

Prima o poi, durante le tue riprese fotografiche, potrebbe capitare che qualche cittadino contatti la Polizia o i Carabinieri perché fai le fotografie nella stazione ferroviaria. La giustizia però in questo caso sarà dalla tua parte in quanto non c'è nessuna legge che vieti di fare fotografie dei treni e dei binari. Si tratta quindi di una cosa normalissima e estremamente libera disciplinata dai regolamenti delle Ferrovie.

 

I regolamenti relativi alle fotografie nelle stazioni ferroviarie nei Paesi dell'Unione Europea e non

Negli altri Paesi appartenenti all'Unione Europea e non, come ad esempio l'Olanda e la Svizzera, non c'è nessun tipo di limite per chi decide di fotografare dei treni. Questo lavoro viene anzi incoraggiato ed apprezzato da questi Paesi.




La stessa cosa vale per la Germania che ha espressamente previsto la libera possibilità di scattare fotografie nelle stazioni ferroviarie, sia per i turisti che i dilettanti.

Nel Regno Unito le cose invece si fanno parecchio complesse. Non a caso potresti infatti rischiare di essere considerato un militante solo se decidi di immortalare un particolare momento nelle pittoresche metropolitane di Londra.

 

Hai altri consigli utili su come fotografare al meglio nelle stazioni ferroviarie? Scrivilo nei commenti

Ultimo aggiornamento dell'articolo: 15/09/2023 - 10:00

1 commento

  • Link al commento Mellors Domenica, 20 Agosto 2023 11:33 inviato da Mellors

    Grazie per l'articolo anche se al pari della normativa, non sono chiare alcune cose. Il treppiede potrebbe essere di intralcio o pericolo agli altri viaggiatori ma anche presumere un servizio professionale soggetto ad autorizzazione. Poi cosa richiede un provvedimento dell'autorità giudiziaria? La cancellazione delle foto o il sequestro della scheda fotocamera? Infine, fatte salve le motivazione di sicurezza e incolumità di tutti, motivi di tipo strategico o antiterrorismo sono ormai anacronistici. Street view, webcam, droni, satellite ormai rivelano di tutto di più. Il web è pieno di articoli e foto anche di dispositivi e particolari delicati delle Ferrovie. Infine la cosa più buffa è che ci sono decine di video in rete di treni militari in movimento di giorno in stazioni affollate o in aperta campagna. Grazie per l'attenzione

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